Citologia Nasale

Cos'è la citologia nasale?

La citologia nasale è una tecnica diagnostica molto utile nell’individuazione di eventuali patologie e, di conseguenza, nella scelta della terapia più adatta. Consiste nello studio della cellularità nasale.

Come si effettua?

Si effettua in sede di visita otorinolaringoiatrica con una procedura di “scrapring“ ovvero un raschiamento della mucosa del turbinato inferiore tramite un piccolo cucchiaino di plastica (Rhinoprobe).

Chi può essere sottoposto all'esame?

La procedura di prelievo non necessita di alcun tipo di anestesia, è indolore e dura solo alcuni secondi. Per questo motivo si può sottoporre all’esame anche la popolazione pediatrica o neonatale. Le cellule così prelevate possono essere analizzate al microscopio fornendo informazioni necessarie alla diagnosi.

Indicazioni?

E' una procedura diagnostica indirizzata a tutti coloro che hanno una sintomatologia rinologica allergica (starnutazioni, prurito, secrezioni acquose, difficoltà respiratoria nasale) o presentino raffreddori ricorrenti e/o della durata atipica (cioè superiore ai 4-5 giorni); a tutti i soggetti sottoposti a test allergici cutanei (Prick Test) o sierologici (IgE) che fossero risultati negativi per allergie con sintomi nasali: esistono infatti alcune sindromi allergiche che hanno come unico bersaglio d’organo il naso (per esempio la NARES o NARESMA); a tutti coloro che presentassero infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie con o senza complicanze (sinusiti, otiti o faringolaringiti).

Cosa fa vedere?

L’esame è in grado infatti di rilevare un malfunzionamento del principale elemento di difesa del naso (le cellule ciliate) in pazienti affetti da deficit genetici della motilità ciliare o con malattie professionali (esposizione cronica a polveri, irritanti chimici), o fumatori. Se è vero che Endoscopia, TC e RMN, mostrano l’aspetto macroscopico della malattia e quindi l’effetto finale della malattia stessa. La citologia nasale invece permette di osservare l’aspetto microscopico del naso e quindi le cellule che sono causa della patologia nasale stessa.

 

Indicazioni terapeutiche?

L’analisi quantitativa delle cellule patologiche contenute nel naso e il loro stato di riposo o di attivazione (malattia cronica in stato di latenza o in fase acuta) permette di indicare al paziente una terapia mirata. Diversamente da altri distretti, quello nasale può necessitare di terapie molto diverse tra loro per durata e per modalità di somministrazione. Specialimente in ambito pediatrico la terapia steroidea nasale si può somministrare per periodi che vanno da alcuni giorni fino a diversi mesi e essere affiancata da cortisonici intramuscolo o per os. In caso di malattie croniche, la semplicità e ripetitività dell’esame consentono una monitorizzazione costante dell’andamento della patologia, portando ad una ridefinizione continua e precisa dell’eventuale terapia. Il risultato è una scelta terapeutica molto più precisa e mirata.